La Tate Modern compie 20 anni e con Tate Modern Turns 20, l’11 maggio 2020 saranno le opere di due artiste, due grandi donne, a festeggiare quello che è ad oggi uno dei luoghi più vitali dell’arte contemporanea e moderna internazionale. Loro sono Louise Bourgeois e Yayoi Kusama.

Nella Turbine Hall della Tate Modern, sarà collocata Maman, l’installazione ragno di Louise Bourgeois, uno dei primi lavori che inaugurarono proprio la Tate nel 2000.

Mi sono imbattuta in Maman in un viaggio in Svezia nel 2015, il ragno gigantesco mi ha accolta alle porte del Moderna Museet e non ho proferito verbo. Per Soultrotters, l’enciclopedia delle ispirazioni, digitale, che racconta le storie dei viaggiatori dell’anima, avevo scritto un monologo dando voce a questa artista-gigante. Si intitola “Focalizza il ricordo” e si trova qui, e di seguito.

Sto per prendere un volo. Quell’uomo potrebbe anche aiutare sua figlia ad allacciarsi le scarpe, avrà sì e no un anno. A un anno una bambina ha bisogno di coccole. Vorrei essere già sul sedile, appoggiare la testa, guardare comoda le nuvole fuori dal finestrino e osservare, viaggiando tra i ricordi e il cielo. Certo che, se non aiuta sua figlia, la aiuterò io. Eccone un altro che, preso da una telefonata, non si accorge che la moglie sta portando i bagagli di tutta la famiglia. Adesso peso la valigia, momento inutile in cui si attribuisce alla massa un numero. Se invece la mia valigia profumasse di vita? Come me lo spieghereste? Ora c’è quella fase di attesa noiosa in cui da bravi, tutti in fila, eppure disordinati, ci avviciniamo con l’espressione ansiosa a quella macchina che scruta e spoglia, che guarda e tace. Entra nell’intimo senza pudore e senza archiviare registri di memorie. Eccoli, lui e lei, due volti diversi in una stessa direzione. Il volto della donna ha qualche ematoma, ma un sorriso stampato in bocca e ben visibile. 

Tu che cosa ci vedi, Metal? Se non mi parli, te lo dico io.  Qui ci sono forza e volontà. Ogni dettaglio ha qualche strappo, ma è riparato con cura. Vedo tutti i cinque sensi laboriosi, vedo la creatività che scaccia i demoni. C’è un ragno dentro di lei che le dona la capacità di tessere. Ogni poro emana pazienza e intelligenza. 

Ti sta passando vicino, Metal. Sarai silenzioso, la rispetterai? Ehi Metal, non gridare così forte, cosa succede? 

Lui è appena passato.

Louise Bourgeois Maman 1999 Tate. Presented by the artist 2008 © The Easton Foundation
Louise Bourgeois Maman 1999 Tate. Presented by the artist 2008 © The Easton Foundation

Yayoi Kusama l’ho conosciuta tardi, ma l’artista giapponese dei pois (classe 1929), non smette mai di sorprendermi con la sua eccentricità che riesce ogni volta, puntualmente, a trasformare in classe da vendere.

Per i 20 anni della Tate Modern, il pubblico potrà entrare in una delle più grandi installazioni realizzate da Yayoi Kusama, Infinity Mirrored Room – Filled with the Brialliance of Life, che era già stata alla Tate nel 2012, durante una retrospettiva dell’artista. Ci sarà anche il meraviglioso Chandelier of Grief, un ambiente sconfinato, con lampadari di cristalli rotanti.

nstallation view of Infinity Mirrored Room – Filled with the Brilliance of Life 2011/2017 at Tate Modern © Yayoi Kusama Photo courtesy of Tate Photography
Installation view of Infinity Mirrored Room – Filled with the Brilliance of Life 2011/2017 at Tate Modern © Yayoi Kusama Photo courtesy of Tate Photography

Non soltanto installazioni: l’11 maggio 2020 a soffiare le candeline insieme alla Tate ci saranno tanti performers e molte sorprese.
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