Prima di parlare domandati se ciò che dirai corrisponde a verità, se non provoca male a qualcuno, se è utile, ed infine se vale la pena turbare il silenzio per dire ciò che vuoi dire.
Questa citazione di Buddha l’ho usata ed usata in molte situazioni nella mia vita, forse anche troppe, e ancora le chiedo di venirmi in aiuto come uno scudo quando ho bisogno di silenzio.
Al mattino, ad esempio.
Al mattino ho bisogno del mio spazio di silenzio per connettermi al nuovo giorno. È una necessità che ho manifestato quand’ero bambina, senza chiedermi perché. Pablo Picasso un giorno disse: “Una volta dipingevo come Raffaello, ma mi ci è voluta una vita intera per disegnare come i bambini.” Delle intuizioni che abbiamo da piccoli spesso ce ne dimentichiamo, per lavorare di più con l’intelletto.
L’abitudine, però, non l’ho mai mollata, anzi, da adulta ho acquisito maggiore consapevolezza sull’importanza di questa mia esigenza dettata dal corpo.
È diventato un rituale, che mi aiuta a porre l’attenzione sul presente, sempre nuovo.
Se avete voglia di provare a connettervi al nuovo giorno con un rituale, vi consiglio di provare a fare la colazione in silenzio.
“Ma se vivo con un marito e due figli che al mattino buttano giù la casa?” “Ma se dormo da amici?” “Ma se sono in viaggio e ci sono altri ospiti dell’hotel / b&b / ostello?” “Ma…?“
Alzatevi venti minuti o mezz’ora prima degli altri, quando la casa profuma ancora di notte e vi sembrerà di essere da soli.
Dichiarate apertamente come affrontate il risveglio. È la base per partire con il piede giusto e dare valore al vostro rituale anche con chi si trova a condividerlo. Noterete che quando una persona è in silenzio e lo vive in armonia, trasmette pace anche agli altri.
Mi sono trovata diverse volte nella situazione in cui non avevo manifestato pubblicamente questo mio approccio al nuovo giorno e chi la viveva male, alla fine, ero io.
È normale che se ti trovi in viaggio con qualcuno e al mattino condividi una tavola imbandita di frutta, torte, brioches, spremute, uova, caffè, tè, pane, burro e marmellata, ci si rivolga la parola, perlomeno, il buongiorno.
Ma si può anche viverla diversamente: “Apprezziamo ciò che ci viene offerto, calmiamo la mente, gustiamo i sapori e ascoltiamoci in silenzio“.
Provate ad aprire le finestre, a bere un bicchiere d’acqua a temperatura ambiente, e a concedervi una colazione ricca e sana a seconda dei vostri gusti: un po’ di frutta di stagione con lo yogurt e cereali, del pane integrale tostato con un po’ di marmellata, una bella spremuta fresca, … e guardate il vostro caffè o il vostro tè prima di berlo. Prendetevi il tempo per la contemplazione. Potete accompagnare il rituale con la lettura di qualche pagina di un libro.
Fare colazione in silenzio è un modo per connettersi al giorno e per trovare quel tempo che spesso con qualche scusa diciamo di non avere, per meditare, ogni giorno.