Andare a vedere una mostra in un Museo ci manca. Trovarsi con i propri amici la domenica pomeriggio, prendere insieme i biglietti, passare da una sala all’altra, dividersi per un po’ e poi ritrovarsi all’uscita, andare in un locale a bere qualcosa e confrontarsi, scambiarsi opinioni sulla curatela, sulla scelta delle opere, ammettere che ci siamo emozionati. Passare del tempo insieme grazie all’arte, ci manca. O farlo anche in solitaria, ritagliandosi quel tempo di decompressione con un’immersione in una bella sala.

Stavo pensando agli spazi aperti, alla possibilità di ammirare bellezze come opere d’arte, facendo una passeggiata. A me, ad esempio, succede stando nella natura, soprattutto osservando gli alberi. Così vi parlo di MACA, acronimo di Museo A Cielo Aperto, che unisce il concetto museale alla natura.

MACA è un progetto realizzato per tutte le persone che vogliono scoprire le bellezze della Val Canale, in Friuli-Venezia Giulia, lungo lo storico percorso del “Sentiero del Pellegrino” che da Camporosso porta al borgo del monte Lussari. Di che cosa si tratta?

Lungo il tragitto, albero dopo albero, si trovano una decina di cartelli colorati, che prendono il nome di “MACA”; utilizzando uno smartphone, delle semplici cuffiette e un QR-Code si può avere accesso a moltissimi contenuti interessanti grazie a questi segnali. Possiamo leggere racconti e approfondimenti, come vedere una vastissima galleria di foto sia storiche sia inedite, e ascoltare un’audioguida realizzata in quattro lingue.

Stefano Floreanini, ideatore e organizzatore del progetto “MACA”, quando lo ha lanciato a fine 2019, aveva spiegato: “Molte volte visitiamo luoghi importanti senza conoscerne veramente il loro valore un esempio lampante sono i musei dove possiamo osservare opere che, senza le giuste spiegazioni, rischiamo di dimenticare molto velocemente. Personalmente considero la Val Canale un grande museo a cielo aperto dove alberi, animali, edifici e persone custodiscono un grande valore spesso incompreso o inespresso. Con “MACA” sarà possibile scoprire questi segreti stravolgendo il modo di vivere la montagna. Ho scelto il “Sentiero del Pellegrino” perché è un luogo simbolo dove storia, cultura e religiosità si fondono con la natura: un luogo che ho sempre frequentato e che grazie a “MACA” ho finalmente compreso“.

L’ideatore ha voluto sviluppare questa start-up affidandosi, eccetto per la parte di sviluppo tecnico che è stata seguita da Federico Liva e Enzo Barone, solamente a professionisti della Val Canale, come l’associazione culturale “L’età dell’Aquario”, i ragazzi della “TreeHouse”, il Consorzio Vicinale di Camporosso, Padre Peter Lah (responsabile delle attività pastorali presso il santuario del Monte Lussari) a cui vanno aggiunte le associazioni “Don Mario Cernet” e “Kanaltaler Kultuverein”.

Maggiori informazioni:
https://maca.tours/

Foto – MACA pagina Facebook