La 59. Esposizione Internazionale d’Arte si intitolerà Il latte dei sogni, sarà curata da Cecilia Alemani e si svolgerà dal 23 aprile al 27 novembre 2022 (pre-apertura 20, 21, 22 aprile) ai Giardini, all’Arsenale e nei vari luoghi di Venezia adibiti ad ospitare i Padiglioni Nazionali. Ma come mai questo titolo?
È tratto da un libro di Leonora Carrington “che negli anni Cinquanta in Messico immagina e illustra favole misteriose dapprima direttamente sui muri della sua casa, per poi raccoglierle in un libricino chiamato appunto Il latte dei sogni“, spiega Cecilia Alemani. Queste favole sono “raccontate in uno stile onirico che pare terrorizzasse adulti e bambini, le storie di Carrington immaginano un mondo libero e pieno di infinite possibilità, ma anche l’allegoria di un secolo che impone sull’identità una pressione intollerabile, forzando Carrington a vivere come un’esiliata, rinchiusa in ospedali psichiatrici, perenne oggetto di fascinazione e desiderio ma anche figura di rara forza e mistero, sempre in fuga dalle costrizioni di un’identità fissa e coerente.” Come nasce l’idea della prossima Biennale Arte?
Sempre la curatrice, spiega: “La mostra nasce dalle numerose conversazioni intercorse con molte artiste e artisti in questi ultimi mesi. Da questi dialoghi sono emerse con insistenza una serie di domande che non solo evocano questo preciso momento storico in cui la sopravvivenza stessa dell’umanità è minacciata, ma che riassumono molte altre questioni che hanno dominato le scienze, le arti e i miti del nostro tempo. Come sta cambiando la definizione di umano? Come si definisce la vita e quali sono le differenze che separano l’animale, il vegetale, l’umano e il non-umano? Quali sono le nostre responsabilità nei confronti dei nostri simili, di altre forme di vita e del pianeta che abitiamo? E come sarebbe la vita senza di noi?“
Saranno la rappresentazione dei corpi e le loro metamorfosi, la relazione tra individui e tecnologie e i legami che si intrecciano tra i corpi e la Terra le tre tematiche principali di Biennale Arte 2022.
Io ne sono già curiosa…